Dai bisogni alle soluzioni di business
La Business Analysis è un insieme di attività che identifica i bisogni di un’organizzazione, ne analizza i requisiti e ne valuta gli impatti, e presenta soluzioni in linea con gli obiettivi aziendali al fine di produrre valore.
La Business Analysis parte dall’esaminare lo stato attuale ‘As-Is’, indaga in modo approfondito i reali problemi e le opportunità e individua i gap rispetto allo stato futuro desiderato ‘To-Be’.
Si arriva, quindi, a formulare in modo dettagliato i requisiti e a presentare una o più soluzioni.
Le soluzioni proposte sono personalizzate e rispondono in modo concreto ai problemi dell’organizzazione. Inoltre generano valore e soddisfazione per il cliente e gli stakeholder.
Un esperto di Business Analysis (il Business Analyst) conosce a fondo tutti i processi per il corretto funzionamento di una realtà aziendale e possiede avanzate competenze analitiche e trasversali.
Tra queste si distinguono: l’analisi strategica, la gestione della complessità, la gestione delle innovazioni e della tecnologia, data mining, business value, la progettazione organizzativa, l’efficacia comunicativa, problem solving e decision making, la facilitazione dei processi di cambiamento. In aggiunta, l’esperienza professionale e la flessibilità permettono di governare gli imprevisti e le incertezze.
Il Business Analyst deve:
– pensare in maniera strategica oltre il presente. Il punto di partenza è una pianificazione chiara e condivisa degli obiettivi aziendali e delle modalità per raggiungerli. A questo si associa la capacità di prevedere gli effetti che i bisogni rilevati e le scelte da compiere avranno sulle persone, sui processi e sulla cultura dell’organizzazione
– verificare e validare i processi di business al fine di diagnosticare i problemi e, al tempo stesso, esplorare possibili miglioramenti e opportunità. Con l’utilizzo delle migliori tecniche di Business Analysis possono emergere aspetti innovativi e tecnologici da sviluppare
– sollecitare e formulare i requisiti espliciti ed impliciti che sono in grado di influenzare le attività ai diversi livelli. Questo richiede un coinvolgimento efficace di tutti i portatori di interesse, ponendo attenzione a non documentare i requisiti in modo scadente, inconsistente o addirittura sbagliato. Spesso, infatti, è proprio l’inadeguatezza dei requisiti una delle principali cause di fallimento progettuale
– strutturare dati per supportare le decisioni, i processi e la produttività. Ciò implica un’attenta ricerca dei dati e un utilizzo di strumenti analitici e di applicazioni tecnologiche evolute. Pertanto, la capacità di trasformare i dati e le informazioni in conoscenza e, quindi, in valore assicura il vantaggio competitivo nel medio e lungo periodo
– fornire le soluzioni ovvero individuare gli interventi che al meglio realizzano gli obiettivi organizzativi e, al contempo, rispondono a tutti i bisogni rilevati. Esse costituiscono la base dei futuri progetti di sviluppo aziendale, che i decisori potranno avviare, a questo punto, con maggiore sicurezza. Rispetto a ciò è importante sottolineare il valore, ormai ampiamente riconosciuto, della complementarietà tra la Business Analysis e il Project, Program e Portfolio Management
– facilitare gli individui e i gruppi ad attuare con successo il processo di cambiamento, inteso nella sua natura olistica.
In conclusione, il reale valore aggiunto al business si misura quando una soluzione consegue il risultato desiderato, in relazione agli obiettivi aziendali, agli indicatori chiave di prestazione, alle metriche e ai criteri di accettazione condivisi e adattivi.